OMELIA PER LE ESEQUIE DI DON NATALE CHELLI

25-11-2007


Carissimo don Natale,


 



  1. Ho pensato di rileggere insieme a te, oggi che ti diamo il nostro ultimo saluto cristiano, questa pagina del Vangelo di Matteo. Una pagina che non so se hai meditata ogni mattina, ma che certamente hai cercato di vivere ogni giorno.

In fondo la tua avventura cristiana, la tua missione di prete, il tuo compito di Direttore della Caritas diocesana sono stati semplicemente un voler riconoscere e incontrare ogni giorno Gesù Cristo nel volto di ogni fratello e sorella che hanno incrociato la tua strada.


 



  1. Oggi rileggiamo questa pagina per ringraziare il Signore, insieme a te, che ti ha fatto capire come ciò che più conta è amare. E non un amare superficiale, sentimentale. Ma il robusto e solido amare insegnato da Gesù Cristo: ‘Amatevi come io vi ho amati’, ‘Tutto quello che farete al più piccolo dei miei fratelli, è come se l’avete fatto a me’, ‘ Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i fratelli’.