All’Aquila, grazie alla generosità di tanti, sta nascendo la Casa per il Volontariato che ospiterà non solo la sede del Centro Servizi per il Volontariato dell’Aquila, ma anche tutte le organizzazioni di Volontariato locali che nel terremoto hanno perso la propria sede (ovvero l’84% delle associazioni presenti nella provincia dell’Aquila).
Il progetto, il cui costo complessivo, è pari a 1,8 milioni di euro per una superficie di 1.600 metri quadri, è stato e continua ad essere sostenuto grazie ad una raccolta fondi, avviata da CSVnet e dal CSV dell’Aquila nel maggio del 2009, che ha prodotto, ad oggi, 724.154,97 euro ed impegni per altri 350.000 euro e che vede la partecipazione, oltre la rete dei CSV, dei soci di Banca Etica, Banca D’Italia L’Aquila, la Fondazione Round Table Italia, Philip Morris Italia la Compagnia di Gesù, la Fondazione Cassa di Risparmio dell’Aquila e Caritas Italiana.
“La rete dei CSV in Italia ha voluto, un anno fa, ritrovarsi insieme all’Aquila per testimoniare la vicinanza ai cittadini e al volontariato di quei territori – commenta Marco Granelli – Presidente di CSVnet. “Da quella esperienza sono nati progetti ed idee che oggi vedono la loro realizzazione. Ora più che mai c’è bisogno di offrire alla ricchezza del volontariato aquilano strumenti e sostegni affinché esso possa aiutare la comunità a ricostruire relazioni, socialità e solidarietà: senza questo sostegno non c’è ricostruzione e futuro.””La Casa del Volontariato nasce non solo perché sarà la nuova sede del CSV L’Aquila e ci consentirà di essere più efficaci ed efficienti nel fornire servizi e spazi polifunzionali per incontri, convegni, formazione alle organizzazioni di volontariato, ma soprattutto per dare una prima risposta “abitativa” a diverse associazioni che hanno perso la loro sede nel sisma del 6 aprile del 2009 – afferma Gianvito Pappalepore, presidente del CSVAQ, Centro di Servizio per il Volontariato dell’Aquila.“La Casa sarà occasione per creare una rete locale di Organizzazioni di Volontariato che si ritrovino insieme sotto un “unico tetto” aperto a tutto il Volontariato aquilano, per stimolare la costruzione di reti, dare vita a nuove collaborazioni e dare risposte concrete ai bisogni socio aggregativi della popolazione locale. La Casa sarà la base stabile dove potersi “rincontrare” e “ri-progettare il proprio futuro”. Quindi uno spazio comune che sia soprattutto uno spazio progettuale dove possano incontrarsi e relazionarsi diverse esperienze associazionistiche, spazio che possa diventare punto di riferimento per le associazioni al fine di socializzare i saperi, sperimentare altri linguaggi, ma soprattutto spazio per la “socialità” inteso come luogo di incontro e di confronto.
La Casa – conclude Pappalepore – rappresenta una sfida, un simbolo, la dimostrazione che se dal volontariato può nascere una reale ricostruzione del tessuto sociale, anche il resto della città può e deve farlo. Oggi, a oltre un anno dal terremoto c’è bisogno di segni di speranza:ricostruire si può e meglio di prima”.
Il progetto, il cui costo complessivo, è pari a 1,8 milioni di euro per una superficie di 1.600 metri quadri, è stato e continua ad essere sostenuto grazie ad una raccolta fondi, avviata da CSVnet e dal CSV dell’Aquila nel maggio del 2009, che ha prodotto, ad oggi, 724.154,97 euro ed impegni per altri 350.000 euro e che vede la partecipazione, oltre la rete dei CSV, dei soci di Banca Etica, Banca D’Italia L’Aquila, la Fondazione Round Table Italia, Philip Morris Italia la Compagnia di Gesù, la Fondazione Cassa di Risparmio dell’Aquila e Caritas Italiana.
“La rete dei CSV in Italia ha voluto, un anno fa, ritrovarsi insieme all’Aquila per testimoniare la vicinanza ai cittadini e al volontariato di quei territori – commenta Marco Granelli – Presidente di CSVnet. “Da quella esperienza sono nati progetti ed idee che oggi vedono la loro realizzazione. Ora più che mai c’è bisogno di offrire alla ricchezza del volontariato aquilano strumenti e sostegni affinché esso possa aiutare la comunità a ricostruire relazioni, socialità e solidarietà: senza questo sostegno non c’è ricostruzione e futuro.””La Casa del Volontariato nasce non solo perché sarà la nuova sede del CSV L’Aquila e ci consentirà di essere più efficaci ed efficienti nel fornire servizi e spazi polifunzionali per incontri, convegni, formazione alle organizzazioni di volontariato, ma soprattutto per dare una prima risposta “abitativa” a diverse associazioni che hanno perso la loro sede nel sisma del 6 aprile del 2009 – afferma Gianvito Pappalepore, presidente del CSVAQ, Centro di Servizio per il Volontariato dell’Aquila.“La Casa sarà occasione per creare una rete locale di Organizzazioni di Volontariato che si ritrovino insieme sotto un “unico tetto” aperto a tutto il Volontariato aquilano, per stimolare la costruzione di reti, dare vita a nuove collaborazioni e dare risposte concrete ai bisogni socio aggregativi della popolazione locale. La Casa sarà la base stabile dove potersi “rincontrare” e “ri-progettare il proprio futuro”. Quindi uno spazio comune che sia soprattutto uno spazio progettuale dove possano incontrarsi e relazionarsi diverse esperienze associazionistiche, spazio che possa diventare punto di riferimento per le associazioni al fine di socializzare i saperi, sperimentare altri linguaggi, ma soprattutto spazio per la “socialità” inteso come luogo di incontro e di confronto.
La Casa – conclude Pappalepore – rappresenta una sfida, un simbolo, la dimostrazione che se dal volontariato può nascere una reale ricostruzione del tessuto sociale, anche il resto della città può e deve farlo. Oggi, a oltre un anno dal terremoto c’è bisogno di segni di speranza:ricostruire si può e meglio di prima”.