Carissimi Fratelli e Sorelle,
stasera non solo siamo immessi in una “manifestazione” che rievoca la calamità del terremoto che ha devastato l’Aquila e il suo territorio nel 2009; ma stiamo partecipando ad un “evento”, che rende presenti e manifesta vicende, personali e collettive, che hanno scandito quei passaggi drammatici della nostra storia. La “manifestazione”, infatti, poggia sul “ricordo”, che riporta alla mente il passato, mentre l’“evento” fa leva sulla “memoria” che custodisce ciò che si è vissuto e lo rende attuale “oggi”. La “manifestazione”, perciò, è occasionale o ricorrente, l’“evento” invece è “permanente”, perché continua a pulsare nella mente e nel cuore delle persone…
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