Venerdì alle ore 21, nella basilica di San Giuseppe Artigiano, in occasione dei festeggiamenti patronali per San Massimo, si terrà lo spettacolo teatrale AGO sulla vita di Sant’Agostino.
“Sant’Agostino d’Ippona non voleva fare il prete. Ma in Africa nel terzo secolo dopo Cristo il sacerdozio non era una scelta individuale, non esisteva il concetto di “vocazione”, i preti venivano eletti a furor di popolo. Agostino non poteva sottrarsi. Gli viene allora in mente di scrivere un libro per mettere in piazza i suoi peccati, per sbugiardarsi davanti a tutti. La speranza di far cambiare idea al popolo di Cartagine fallisce, ma l’opera diventerà uno dei testi più letti e pubblicati di tutti i tempi: “Le confessioni”.
Agostino inventa un genere letterario: il romanzo autobiografico. Il mondo antico non conosceva esempi di questo stile se non sotto forma di opera apologetica, auto celebrativa (ad esempio il De bello Gallico). Agostino invece compone un autobiografia dove il protagonista è un disgraziato che racconta le sue miserie. Agostino inventa l’antieroe, il romanzo introspettivo, inaugura il romanzo moderno. Già solo per questo si è meritato la santità.
Agostino era talmente in anticipo rispetto alla sua epoca da sembrare un nostro contemporaneo, Agostino è postmoderno, è rock! E sarà quindi la chitarra elettrica distorta di Davide Vaccari ad accompagnare la narrazione dell’attore, raccontando la vita e le ossessioni filosofiche del grande autore africano, temi controversi di incredibile attualità: perchè esiste il male? Cosa cerchiamo quando cerchiamo piacere? Che cos’è un “peccato”? Cos’è la libertà? Perchè siamo“inquieti”?
di Giovanni Scifoni
con: Giovanni Scifoni e Davide Vaccari”