MI SARETE TESTIMONI Lettera agli universitari 20072008


Carissimi, più passa il tempo e più mi convinco che voi giovani avete molto da dire e che la vostra vita non è solo un perder tempo ma è una catena di giorni interessantissimi, fatti di sogni e di speranze, di sforzi e anche di fatiche. È vero anche i giovani sbagliano, ma siete davvero giovani quando riprendete in fretta il cammino della vostra vita e ‘portate frutto’ in ciascuna delle cose che vi sono affidate. Io come vescovo e padre vostro mi aspetto tanto da voi, ma sono anche orgoglioso di ciascuno di voi. Perché ogni volta che vi ho pensato, che vi ho scritto, che vi ho parlato ho trovato sempre qualcuno che è stato disposto a prendere sul serio le mie proposte e a portarle avanti con coerenza ed efficacia.


 


Ora arriva  il tempo dell’evangelizzazione e della testimonianza, intesi come esigenza profonda di comunicare agli altri Gesù Cristo. E perciò il titolo della presente lettera è appunto: ‘Mi sarete testimoni’. Sappiamo come sono urgenti l’evangelizzazione e la testimonianza. Ricordiamo tutti l’affermazione di Paolo VI: «Il mondo moderno più che di maestri ha bisogno di testimoni. E’ se ascolta i maestri è perché sono anche testimoni». Ma cos’è l’evangelizzazione, cos’è la testimonianza?


 


Quando parliamo di testimonianza pensiamo, innanzitutto, all’esigenza di cambiare la nostra umanità. Perché se uno non lavora, innanzitutto, su se stesso non è credibile. Dobbiamo avere il coraggio di domandarci come fare ad essere migliori; come rendere vere le parole di San Paolo: «La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini»; dobbiamo domandarci cosa significa far sperimentare agli altri la gioia di incontrarci e non il peso di sopportarci.


 

12-12-2007