S.E.R. Mons. Giuseppe Molinari Arcivescovo dell’Aquila presenterà ufficialmente la nuova creatura editoriale che l’Ufficio Beni Culturali ha realizzato grazie alla sinergica partecipazione del mondo accademico che in questi mesi, a partire dalla data del sisma, ha portato avanti una sempre più specializzata rete di comunicazione con la Diocesi nel delicato ma necessario compito della ricostruzione di un patrimonio storico-artistico di ineguagliabile spessore.
La cerimonia avverrà all’interno dell’area del transetto della Cattedrale di San Massimo, scenario d’eccellenza per la chiusura dell’attività didattica che ci vede impegnati settimanalmente dal 13 aprile u.s. nel portare avanti il Corso Seminariale, giunto ormai alla seconda edizione.
‘Perché fondare una nuova Rivista di Beni Culturali?
In realtà questa decisione più che essere un vezzo è una necessità. È la necessità di non sprecare i dati, le informazioni, le riflessioni, le proposte. È la necessità di mettere insieme gli sguardi, le competenze, le passioni, le idee. È la necessità di condividere in un tempo drammatico come quello del post terremoto del 6 aprile 2009 che ha devastato la città e il territorio de L’Aquila, il lavoro e la fatica di ricominciare.
Dietro queste pagine c’è l’intento di far circolare la speranza, senza retorica, senza grandi discorsi, ma con la concretezza delle pietre, delle malte, degli stucchi, dei colori, dei legni, dei cantieri. E’ la provocazione dei fatti e non la semplice riflessione sui fatti.
Il titolo scelto è per noi programmatico: recuperare & condividere.
Recuperare, perché la prima nostra responsabilità è quella di difendere la storia che è arrivata sino a noi, storia ferita dal terremoto, ma storia comunque viva e necessaria per costruire il futuro.
Condividere, perché senza questa opzione fondamentale di solidarietà, di condivisione, di messa insieme delle competenze, rischieremmo di avere utopie senza vie d’uscita, senza ricadute concrete e reali. Sognare senza realtà.
Il lavoro che sarà raccolto in questi ‘Quaderni’, sarà la testimonianza sistematica e ordinata della fase di ripresa di una città e di un territorio che per la sua conformazione e la sua storia potranno servire anche a riflessioni e studi che le diverse comunità accademiche potevano prima solo ipotizzare ma oggi, a causa dello scenario dei danni, verificare concretamente, rilevando, ipotizzando, calcolando, proponendo.
L’augurio è che tutto possa servire. Tutto possa ritornare utile a una ripresa vera e pianificata. Tutto possa trasformarsi in un’opportunità, strappando al dolore che c’ha lasciato questa tragedia, una fetta di possibilità, di opportunità, di sfida da raccogliere.
In fine voglio ricordare che tutto questo è possibile perché la Chiesa aquilana, attraverso il Suo Pastore, Mons. Giuseppe Molinari, e i suoi collaboratori, ha creduto che investire in fiducia in quest’opera di lavoro e collaborazione fosse la maniera migliore per mostrare il cristianesimo in questo istante della nostra storia.
Cristianesimo che sa sempre far parlare i fatti più che le parole.’
(dall’Editoriale,
don Luigi Maria Epicoco Vicario Episcopale per i Beni Culturali, la Cultura e l’Università)
Parteciperanno:
Fabrizio Magani, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo
Donato Carlea, Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna
Luca Maggi, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Abruzzo
Luciano Marchetti, Vicecommissario delegato per la tutela dei Beni Culturali
L’appuntamento è fissato per il 15 giugno p.v. a partire dalle ore 15.00 presso l’area di Piazza Duomo