Cari amici,
sento di scrivervi pur tra i tanti impegni di questo periodo, dopo aver visto una trasmissione televisiva che riportava, tra le altre, anche una intervista fatta a me.
Innanzitutto non posso far altro che dirvi tutta la mia amarezza per il montaggio realizzato e per aver inserito di 45 minuti di intervista fatta al sottoscritto solo qualche breve passaggio stravolgendo il senso delle cose dette.
Proprio per questo voglio condividere alcune osservazioni con voi.
E’ stato detto che i 35 milioni di € raccolti in tutte le parrocchie d’Italia la domenica in albis 2009 non dovevano essere gestiti dalla Curia. Innanzitutto preciso che la nostra Curia non sta gestendo direttamente quel denaro che la Cei cioè la Conferenza Episcopale Italiana ha voluto affidare alla Caritas nazionale per la gestione. La Curia condivide con la Caritas i progetti di realizzare e poi la Caritas li finanzia. E poi mi chiedo se non è la Chiesa a gestire i soldi dei fedeli chi dovrebbe gestirli? I fedeli che quella domenica del 2009 hanno aderito alla Colletta in nostro favore, sono persone che amano la Chiesa, si fidano di essa e proprio per questo hanno scelto di farle gestire il frutto della loro generosità.
Mi hanno fatto dire anche che con i 35 milioni di euro dei fedeli italiani la diocesi avrebbe comprato dei terreni per costruire oratori . Se fosse davvero così, ormai la diocesi sarebbe proprietaria di più di due terzi della città. Le cose invece stanno così: con quei fondi la Caritas nazionale sta costruendo oratori, centri per anziani e sta anche acquistando terreni per poter fare le costruzioni progettate. Non chiese, però, ma solo costruzioni per realizzare progetti che possano aiutare la ricostruzione sociale della nostra città. Finora ne sono state realizzate ancora poche perché aspettiamo le necessarie autorizzazioni del Comune…
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