Il card. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, ha preso possesso ieri ieri a Roma della basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini assegnatagli dal Papa durante l’ultimo concistoro. Guidato dal cerimoniere pontificio mons. Pier Enrico Stefanetti, il cardinale ha fatto il suo ingresso in basilica baciando il crocifisso portato dal parroco don Roberto Paoloni. Dopo aver asperso i fedeli con l’acqua benedetta e aver sostato in preghiera davanti al Santissimo Sacramento, il cardinale ha presieduto l’eucarestia domenicale alla presenza dei rappresentanti della comunità parrocchiale tra cui il governatore dell’Arciconfraternita e dell’Opera Pia della Basilica. Commentando il vangelo domenicale il porporato ha detto: “Maria è colei che ci insegna ad accogliere e praticare la Parola che illumina e rende liberi. Ci aiuta a vivere la carità che ci rende figli di Dio e costruttori di comunione e ci affianca nella testimonianza della speranza che ci rende capaci di riflettere già da ora la vita del mondo che verrà. Maria ci aiuti ad essere alberi buoni che portano frutti belli, densi, duraturi, evangelici, per la nostra gioia e di coloro che ci incontrano”.
Al termine della celebrazione, prima della lettura e della firma del rogito della presa di possesso il cardinale ha voluto salutare la comunità fiorentina residente a Roma: “A conclusione di questa celebrazione permettetemi, davanti a voi fedeli di questa parrocchia e ai carissimi sacerdoti concelebranti, di dichiarare la volontà di essere in piena unità di pensiero, di cuore e di azione con Papa Francesco. Mi impegno a svolgere la missione che mi ha affidato, sempre con l’aiuto di Dio, cum Petro e sub Petro. Desidero – ha concluso il cardinale – poter svolgere questo ministero diventando sempre più e sempre meglio un’eco del sì di Maria che è Madre, Maestra e Modello di Comunione e contribuire così a che la Chiesa sia sempre più Chiesa e, per questo, lievito evangelico nel mondo. Grazie di cuore a tutti voi, carissimi amici, pregate per me!”. SIR