In questi giorni si sente parlare spesso della Spagna. E si discute, con preoccupazione, soprattutto della sua difficilissima situazione economica: un Paese che ha vissuto per anni uno straordinario boon economico (gonfiato dalla bolla edilizia), collezionando controverse leggi sul fronte della famiglia e dell’etica (dal matrimonio tra persone dello stesso sesso e alla liberalizzazione dell’aborto).
Molti però dimenticano che la Spagna ha anche una formidabile storia cristiana: basta pensare che al termine dell’Anno della Fede (novembre 2013) i Vescovi spagnoli hanno previsto la Beatificazione di circa trecento martiri del XX secolo (uccisi durante la guerra civile).
Ebbene questa Spagna nella quale molti vedono solo i drammatici problemi economici che mettono paura a tutta l’Europa, ha ancora una grande vitalità religiosa attraverso i suoi 20.000 sacerdoti, 61.000 religiosi, 70.000 catechisti e centinaia di migliaia di volontari.
Questa stessa Spagna rimasta profondamente cattolica, malgrado la disastrosa parentesi zapateriana, ha preparato in questi giorni il piano pastorale fino al 2015.
E sapete qual è questo piano pastorale? Uno si aspetterebbe una Chiesa tutta dedicata al sociale e alle opere di carità. La gente, disperata, si rivolge alle parrocchie per un aiuto materiale ma anche spirituale.
E la Chiesa spagnola apre tutte le sue porte con la sua vasta rete di opere sociali e caritative.
Ma ai cristiani di Spagna ricorda, innanzitutto, che solo dal Signore Gesù Cristo può venire la salvezza in tutto il suo significato più pieno.
E per questo il piano pastorale sarà: «La nuova evangelizzazione dal Parola di Dio: “Sulla tua parole getterò le reti”» (Lc. 5,5).
Ci racconta, appunto, S. Luca che gli apostoli stanchi e sfiduciati, perché avevano faticato invano tutta la notte, al comando di Gesù Risorto gettarono di nuovo le reti. E la pesca fu abbondantissima.
La Perdonanza Celestiniana che ci prepariamo a celebrare, è un invito vigoroso per tutti i cristiani dell’Aquila a riscoprire la verità e al forza del Vangelo. Solo da Dio può venire la salvezza. Solo Gesù Cristo può liberarci dal peccato. E solo il Risorto può ristabilire i nostri rapporti con Dio, con i fratelli e la natura intera.
S. Celestino ci ripete le parole di Gesù: «Gettate le reti e troverete». A noi rimane solo la fatica (dolce) di gettare le reti con fede. E il miracolo si ripeterà. Perché se cerchiamo prima di tutto il Regno di Dio tutto il resto ci verrà dato. Anche la ricostruzione!
Buona Perdonanza a tutti!Giuseppe Molinari, arcivescovo