La famiglia salesiana dell’Aquila organizza per domenica 22, a partire dalle 17:30, in piazza San Basilio, la processione di Maria Ausiliatrice. L’itinerario prevede la prosecuzione per il viale Duca degli Abruzzi, il passaggio per l’asilo e l’arrivo in piazza della Lauretana. All’arrivo è previsto il saluto all’immagine di Maria Ausiliatrice, posta davanti alla casa delle suore Salesiane, per concludere presso il campo di calcio. A seguire la Celebrazione Eucaristica con la promessa dei nuovi Salesiani Cooperatori dell’Aquila.
Chi sono i Cooperatori?
Don Bosco (1815-1888) fu un uomo pratico e intraprendente, un lavoratore infaticabile e creativo che impegnò tutte le sue energie in un vasto progetto apostolico per l’educazione, umana e cristiana, dei giovani.Certo di essere chiamato da Dio a questa missione, fondò oratori, scuole, laboratori; trovò lavoro per i giovani e stipulò contratti che ne tutelassero i diritti; produsse e diffuse buona stampa cattolica; si impegnò per l’evangelizzazione dei ceti popolari e per le missioni.Per realizzare il suo progetto apostolico, non solo fondò una Congregazione religiosa (i Salesiani di Don Bosco) e un Istituto di suore (le Figlie di Maria Ausiliatrice) ma coinvolse, sin dall’inizio della sua opera, anche tanti laici, uomini e donne, che volle partecipi della sua missione e del suo spirito e stabilmente uniti in una associazione: i Salesiani CooperatoriTracciò una regola di vita spirituale, semplice ma ricca di sostanza, di uno spirito caratteristico, quello salesiano, che esprime e sottolinea in modo particolare alcuni valori del Vangelo: una forte carità pastorale dinamismo giovanile, senso della Chiesa, spirito di famiglia, ottimismo, gioia.Spirito che diventa metodo educativo: il metodo della bontà (o sistema preventivo), fondato sulla pedagogia dell’amore, della ragione e sulle risorse soprannaturali della Fede.
Don Bosco (1815-1888) fu un uomo pratico e intraprendente, un lavoratore infaticabile e creativo che impegnò tutte le sue energie in un vasto progetto apostolico per l’educazione, umana e cristiana, dei giovani.Certo di essere chiamato da Dio a questa missione, fondò oratori, scuole, laboratori; trovò lavoro per i giovani e stipulò contratti che ne tutelassero i diritti; produsse e diffuse buona stampa cattolica; si impegnò per l’evangelizzazione dei ceti popolari e per le missioni.Per realizzare il suo progetto apostolico, non solo fondò una Congregazione religiosa (i Salesiani di Don Bosco) e un Istituto di suore (le Figlie di Maria Ausiliatrice) ma coinvolse, sin dall’inizio della sua opera, anche tanti laici, uomini e donne, che volle partecipi della sua missione e del suo spirito e stabilmente uniti in una associazione: i Salesiani CooperatoriTracciò una regola di vita spirituale, semplice ma ricca di sostanza, di uno spirito caratteristico, quello salesiano, che esprime e sottolinea in modo particolare alcuni valori del Vangelo: una forte carità pastorale dinamismo giovanile, senso della Chiesa, spirito di famiglia, ottimismo, gioia.Spirito che diventa metodo educativo: il metodo della bontà (o sistema preventivo), fondato sulla pedagogia dell’amore, della ragione e sulle risorse soprannaturali della Fede.
Per il 24 maggio è invece prevista la festa liturgica, con una Celebrazione Eucaristica alle ore 19, presso il campo di calcio dell’oratorio Don Bosco.