Domenica 22 ottobre una giornata intera di eventi, presenti i cardinali Petrocchi e Stella
PIEVE DI SOLIGO FA MEMORIA DELL’ARCIVESCOVO COSTANTINO STELLA
Messa solenne, commemorazione, concerto e anche una piazzetta intitolata in via Mure
Parrocchia del Duomo di Santa Maria Assunta, Città di Pieve di Soligo e Istituto Diocesano Beato Toniolo. Le vie dei Santi, in collaborazione con la rete culturale VIP, sono i promotori della giornata di celebrazioni “In memoria dell’arcivescovo Costantino Stella (1900 – 1973)”, in programma domenica 22 ottobre nella città del Quartier del Piave luogo natale dell’arcivescovo Stella, per 23 anni alla guida dell’arcidiocesi de L’Aquila. Per questa importante occasione promossa in ricordo del cinquantesimo anniversario della morte del presule pievigino, avvenuta il 24 ottobre 1973, saranno due i porporati presenti a Pieve di Soligo: il cardinale Giuseppe Petrocchi, attuale successore di Stella come Pastore dell’arcidiocesi de L’Aquila, e il cardinale pievigino Beniamino Stella, che interverranno ai vari appuntamenti in programma in una giornata che ha preso avvio da una iniziativa sorta tutta nell’ambito della comunità locale e dedicata alla memoria riconoscente di un sacerdote e vescovo profondamente legato alla sua terra di origine e molto amato nelle diocesi dell’Italia centrale affidate negli anni alla sua cura pastorale.
L’arcivescovo Costantino Stella, Pastore coerente e generoso
Nato a Pieve di Soligo il 2 dicembre 1900, dopo il ginnasio – liceo nel Seminario diocesano e la laurea nell’Ateneo Pontificio Lateranense a Roma, Costantino Stella venne ordinato sacerdote a Roma in San Giovanni in Laterano, dedicandosi all’insegnamento e diventando vicerettore prima, e poi rettore del seminario di Vittorio Veneto dal 1932 al 1943, e membro del Capitolo della Cattedrale nel 1939. Il 24 agosto 1942 venne nominato da Papa Pio XII Vescovo ausiliare di Vittorio Veneto, ricevendo la consacrazione episcopale nella Cattedrale di Ceneda il 28 ottobre 1942 per le mani del cardinale Adeodato Piazza, Patriarca di Venezia. Il 18 gennaio 1945 fu nominato Vescovo di Nocera Umbra – Gualdo Tadino, e il 5 luglio 1950 promosso Arcivescovo de L’Aquila, partecipando a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II. Venne insignito del titolo di Arcivescovo Metropolita da Papa Paolo VI il 15 agosto 1972. Il 2 giugno 1973 venne accolta la sua domanda di lasciare il governo dell’Arcidiocesi. Morì il 24 ottobre 1973. E’ sepolto nel cimitero di Pieve di Soligo. Pastore generoso, pieno di responsabilità e di fervore apostolico, viene ricordato con affetto e gratitudine per il suo amore alla Chiesa, ai sacerdoti, alle persone umili e povere. L’arcivescovo Stella è stato anche prezioso benefattore della parrocchia per l’acquisto della casa alpina “Stella – Battistella Moccia” a Pecol di Val di Zoldo (Bl). Vita illustre e personalità insigne che appartiene alla grande tradizione religiosa di Pieve di Soligo, egli mantenne sempre un legame profondo di affetto e vicinanza con la comunità di origine: soccorse i conterranei da giovane seminarista durante la Grande Guerra, scegliendo di rimanere in paese durante quel frangente drammatico, nonostante i rischi e le difficoltà, e nel corso del secondo conflitto mondiale si prodigò con successo, nella diocesi di Nocera Umbra e Gualdo Tadino, per l’incolumità e la salvezza di alcuni sacerdoti.
Gli eventi in programma domenica 22 ottobre
Si comincia alle ore 10 nel Duomo di Santa Maria Assunta con la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo de L’Aquila, accompagnato dal Vescovo di Vittorio Veneto, Corrado Pizziolo, e dal cardinale Beniamino Stella.
A seguire, alle ore 11, nell’auditorium comunale Battistella Moccia, la “Commemorazione dell’Arcivescovo Costantino Stella, Pastore autorevole e guida sicura”, con i saluti introduttivi del sindaco Stefano Soldan e del Vescovo Corrado Pizziolo, gli interventi di don Paolo Astolfo, Rettore del Seminario Vescovile di Vittorio Veneto, del cardinale Giuseppe Petrocchi, di Raffaela Stella e del cardinale Beniamino Stella, e parole conclusive affidate all’arciprete di Pieve di Soligo, monsignor Luigino Zago. L’incontro pubblico sarà moderato dal direttore scientifico dell’Istituto Beato Toniolo, Marco Zabotti.
Alle ore 12, nel borgo di via Mure ci sarà quindi la cerimonia di inaugurazione e di benedizione dell’antico capitello restaurato e della piazzetta intitolata all’arcivescovo Costantino Stella. Nel luglio scorso era stata presentata una petizione motivata all’Amministrazione Comunale della Città di Pieve di Soligo per l’intitolazione di uno spazio pubblico alla memoria del presule pievigino. Per le fondazioni, gli istituti e le associazioni aderenti alla rete culturale Vite Illustri Pieve di Soligo – VIP – che già a inizio anno si era impegnata pubblicamente per il ricordo dell’arcivescovo Stella – il documento era stato sottoscritto da Marco Zabotti, Pierina Gerlin, Stefano Zanin, Paolo Tomasi, Emma Sech, Bruno Dal Col, Tizian Zanon e Giancarlo Nadai, insieme a Mariaregina Dal Ben per l’Azione Cattolica parrocchiale e ad Anna Lisa Milan per il consiglio pastorale di Pieve di Soligo. Dopo una fase di intenso lavoro, grazie al sostegno di sponsor privati e alla felice sinergia con il Comune, che ha concretamente contribuito al progetto, con viva soddisfazione del sindaco Soldan si è giunti alla riqualificazione di uno spazio urbano particolarmente significativo per il contesto sociale e la stessa dimensione affettiva della memoria della famiglia Stella, con progetto dell’architetto Bruno Dal Col e generoso apporto del volontariato locale. La cerimonia in via Mure terminerà con il buffet offerto a tutti i partecipanti.
Nel pomeriggio alle ore 16.30, nel Duomo di Santa Maria Assunta, quale evento conclusivo della rassegna di successo “Musica d’estate in arte e bellezza”, a suggello della giornata di celebrazioni in onore dell’arcivescovo Stella, ci sarà infine il Concerto dei Concerti, protagonista la musica di Antonio Vivaldi con l’esecuzione del “Gloria in excelsis Deo” RV 589 da parte della Piccola Orchestra Veneta e del Coro Academia Ars Canendi diretti da Dino Doni