Coccopalmerio aprirà la Porta Santa

Il cardinale lombardo ha origini abruzzesi

L’arcivescovo metropolita mons. Giuseppe Molinari comunica che sarà sua eminenza il cardinale Francesco Coccopalmerio ad aprire la Porta Santa della basilica di Collemaggio il prossimo 28 agosto in occasione della 718^ Perdonanza Celestiniana.
Notizie biografiche sul cardinale.
Il Cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, è nato il 6 marzo 1938 a San Giuliano Milanese, nell’arcidiocesi di sant’Ambrogio, dove il 14 marzo ha ricevuto il battesimo. Sua madre, Giuseppina Ceppi, era originaria di Sernio in Valtellina; suo padre, Alberto, nativo di Scontrone, in Abruzzo. Dopo aver ottenuto, al termine dell’anno scolastico 1956-1957, la maturità classica presso il liceo statale di Busto Arsizio (Varese), è entrato a Vengono Inferiore nel seminario arcivescovile di Milano, di cui è stato alunno dal 1957 al 1962. Qui ha frequentato i primi due anni dei corsi della facoltà teologica milanese, raggiungendo il baccellierato. Completata la formazione seminaristica e accademica, il 28 giugno 1962 è stato ordinato sacerdote dal cardinale arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini. Dopo un anno di insegnamento nel seminario minore di Masnago (Varese), il 26 giugno 1963 ha ottenuto la licenza in teologia. Inviato a Roma per specializzarsi in diritto canonico, ha frequentato la Facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Gregoriana, fino a raggiungere nel 1968, sotto la guida del gesuita Wilhelm Bertrams, il dottorato con una dissertazione dal titolo La partecipazione degli acattolici al culto della Chiesa cattolica nella pratica e nella dottrina della Santa Sede dall’inizio del secolo XVII ai nostri giorni. Contestualmente si è iscritto alla Pontificia Accademia Alfonsiana, ottenendo nel 1970 il diploma di specializzazione in teologia morale. Ha frequentato poi la facoltà di giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, dove nel 1976 ha conseguito la laurea con il professor Orio Giacchi. I più significativi incarichi svolti nella diocesi ambrosiana sono stati quelli di addetto all’avvocatura generale della curia arcivescovile dal 1966 e, a partire dal 1980, di avvocato generale. Nel 1985 è divenuto pro-vicario generale dell’arcidiocesi. Otto anni più tardi, l’8 aprile 1993, è stato nominato da Giovanni Paolo II Vescovo titolare di Celiana di Numidia e ausiliare di Milano, e il successivo 22 maggio ha ricevuto l’ordinazione episcopale nella basilica di Sant’Ambrogio dal cardinale arcivescovo Carlo Maria Martini. Come vescovo ausiliare si è occupato soprattutto dei settori della cultura e dell’ecumenismo, e di questioni giuridiche, mettendo a disposizione la propria competenza in tali settori anche a favore della regione ecclesiastica lombarda. Nella Conferenza episcopale italiana è stato membro del consiglio per gli affari giuridici dal 1993 e poi presidente del medesimo organismo dal 1999. Il 15 febbraio 2007 è stato chiamato a Roma da Benedetto XVI come Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Sotto la sua presidenza sono stati celebrati i venticinque anni dalla promulgazione del Codice di Diritto Canonico (1983-2008) e il ventennale dall’entrata in vigore del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali (1990-2010). È anche membro della Congregazione per la Dottrina della Fede, del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Dal 2008 è consulente centrale dell’Unione giuristi cattolici italiani. Ha insegnato diritto canonico nella facoltà teologica dell’Italia settentrionale, sia nella sede del seminario di Venegono sia nella sede centrale di Milano, a partire dall’anno accademico 1966. Dal 1981 è professore invitato nella facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Gregoriana. È stato fondatore, con il gesuita Jean Beyer, della rivista «Quaderni di Diritto Ecclesiale» ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche nelle quali ha affrontato soprattutto i temi riguardanti la riflessione sulla identità del diritto ecclesiale, il secondo libro del Codice (in particolare la comunione con la Chiesa e la parrocchia), la communicatio in sacris e il diritto penale. È cappellano conventuale ad honorem del Sovrano Militare Ordine di Malta e nel 2010 ha ricevuto il premio internazionale Empedocle per il diritto, l’economia e l’etica. Da Benedetto XVI creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 18 febbraio 2012, della Diaconia di San Giuseppe dei Falegnami.