Ieri durante la messa per la chiusura della Porta Santacinque familiari delle vittime del terremoto del sei aprile 2009 hanno partecipato all’Offertorio e Molinari ha tenuto a sottolineare come «la loro partecipazione serve a ricordare a tutti noi la tragedia del terremoto che ha colpito questa terra. Il vescovo non dimentica mai questa tragedia e invito tutti a pregare affinché le ferite di questa terra possano essere rimarginate».
Sia il sindaco che l’arcivescovo Molinari hanno ringraziato tutti coloro che hanno partecipato attivamente all’organizzazione della 716esima edizione della Perdonanza che ha coinciso con la chiusura dell’anno Celestiniano tenuto in occasione dell’ottavo centenario della nascita del Papa Santo.
Nella basilica c’era una delegazione del Comune di Saltara (Pesaro Urbino) località nella quale farà sosta nei prossimi giorni la teca con i resti mortali di Celestino V (previste tappe anche a Loreto e in Liguria). Il ritorno all’Aquila a novembre. Molinari ha tenuto a citare la ditta Pacini che nell’anno appena trascorso si è offerta di trasportare la teca in maniera gratuita.
Alle 19,52 la Porta Santa si è chiusa ed è così calato il sipario su quella che è stata definita la Perdonanza della speranza. Il Corteo della Bolla è ripartito poco dopo le 20 dal piazzale di Collemaggio per raggiungere Piazza Duomo. Con Palazzo Margherita (e quindi anche la Torre civica) ancora inagibile la Bolla del Perdono resterà in custodia nella scuola della Guardia di Finanza
Sia il sindaco che l’arcivescovo Molinari hanno ringraziato tutti coloro che hanno partecipato attivamente all’organizzazione della 716esima edizione della Perdonanza che ha coinciso con la chiusura dell’anno Celestiniano tenuto in occasione dell’ottavo centenario della nascita del Papa Santo.
Nella basilica c’era una delegazione del Comune di Saltara (Pesaro Urbino) località nella quale farà sosta nei prossimi giorni la teca con i resti mortali di Celestino V (previste tappe anche a Loreto e in Liguria). Il ritorno all’Aquila a novembre. Molinari ha tenuto a citare la ditta Pacini che nell’anno appena trascorso si è offerta di trasportare la teca in maniera gratuita.
Alle 19,52 la Porta Santa si è chiusa ed è così calato il sipario su quella che è stata definita la Perdonanza della speranza. Il Corteo della Bolla è ripartito poco dopo le 20 dal piazzale di Collemaggio per raggiungere Piazza Duomo. Con Palazzo Margherita (e quindi anche la Torre civica) ancora inagibile la Bolla del Perdono resterà in custodia nella scuola della Guardia di Finanza