Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,
a tre anni abbondanti dal sisma che ci ha colpito, in qualche modo diviso, vengo a voi con questa mia per aggiornarvi sugli ultimi avvenimenti successi in comunità che richiedono preghiera, riflessione ed impegno da parte di tutti noi.
Sin dalla chiusura delle tendopoli che ci hanno accolto nei primi mesi, verso novembre dicembre 2009, abbiamo allestito in Parrocchia alcuni spazi a mio avviso fondamentali al fine di creare, seppur marginalmente, un punto di riferimento per quanti hanno avuto la grazia di poter rientrare subito nelle proprie case e chi, ancora oggi, sta pian piano rientrando.
La Parrocchia ha decisamente cambiato volto: nuove famiglie venute a vivere qui; il progetto C.A.S.E. insediato centralmente nella comunità con altre nuove famiglie.
La porzione di Chiesa che eravamo, circa seimila anime, ora ha passato le novemila anime. La nostra amata chiesetta dedicata a sant’Antonio e la cappella di san Gabriele ancora segnate da quel triste e doloroso giorno.
Volti conosciuti e volti nuovi si danno da fare, nei vari gruppi di volontari, per animare, curare, accompagnare, condividere la quotidiana realtà di grande famiglia che eravamo e che, in questo tempo, è e continua speditamente a camminare e crescere.
Le strutture di cui disponiamo sono: la tenda-Chiesa, dono del sindaco di Roma, che da dicembre 2009 è davvero punto fermo di riferimento per la comunità; i bungalow, donati dalla Misericordia di Firenze, che durante i vari giorni della settimana, in particolare il sabato pomeriggio, ospitano i ragazzi della catechesi che quest’anno ha raggiunto numeri significativi con 157 presenze; la ludoteca, dono dei tesserati dell’Associazione Italiana Pesca Sportiva, che ospita la zona lettura e gioco per bambini e ragazzi e funge da “palcoscenico” per il gruppo di nostri ragazzi che fanno teatro/musical. Il parco giochi, dono di una Parrocchia della Calabria e della A.I.O.P., spazio dedicato ai bambini e al relax dei genitori.
Tutto ciò ha comportato e comporta grandi spese di mantenimento. In questi tre anni, dopo il sisma, sono state impiegate le offerte ordinarie della comunità, ed anche quelle straordinarie pervenuteci da gruppi, associazioni, singoli, che ci hanno permesso di arrivare sino ad oggi. Il vero dramma, come ben sappiamo, è l’inverno particolarmente rigido e lungo con l’aggravio delle nevicate.
I costi di mantenimento di tutte le strutture si aggira attorno i 19.000,00-24.000,00 euro a seconda di quanta neve scende. Mi spiego: la tenda-Chiesa solo il mese di febbraio 2012, vista l’abbondante nevicata, per non farla crollare, è costata di Gas circa 6.000,00 euro ed a marzo altri 3.000,00; a questo si aggiunge la corrente elettrica che fa funzionare il tutto (riscaldamento bungalow, luce, macchina riscaldamento Chiesa, etc…) con una spesa di circa 1.000,00-1.300,00 euro mensili.
Le offerte ordinarie della comunità sono ahimè dimezzate visto anche il periodo difficile che viviamo, e quelle straordinarie ancora peggio.
Pertanto l’invito che rivolgo a tutti è quello sicuramente di essere più generosi nonostante la fatica che tutti facciamo; unitamente chiunque avesse conoscenze di gruppi, associazioni, amici in generale che ci potessero aiutare, fate presente la situazione e per qualsiasi cosa non esitate a contattarmi.
L’urgenza è data dal fatto che se non recuperiamo sufficienti aiuti che ci consentano di passare l’inverno alla porte, saremo costretti a smontare la tenda-Chiesa prima che la neve ce la distrugga completamente. Ciò significa che la S.Messa la potrò dire nel bungalow che può ospitare circa 30 persone ed alle altre 500 o 600 che vengono abitualmente nelle S.Messe domenicali e festive, dire di andare in altre parrocchie. Purtroppo non finisce qui, perché lo smontamento della tenda-Chiesa implica che i materiali liturgici della Chiesa, gli arredi e tutto il resto, andranno risposti negli unici spazi ancora a disposizione: cioè i bungalow e questo significherebbe non poter fare neanche la catechesi ai bambini e ragazzi della comunità.
Inoltre, cosa ancor peggiore, la nostra comunità dovrà vivere ancora una volta la dispersione non avendo il punto di riferimento dato dalla nostra bella ed accogliente tenda-Chiesa.

