Il Cardinale Arcivescovo di L’Aquila, Giuseppe Petrocchi, comunica che ad aprire la Porta Santa della Basilica di S. Maria di Collemaggio in occasione della 729^ Perdonanza Celestiniana, dopo la storica Visita da parte di Papa Francesco, sarà il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero vaticano per le Cause dei Santi. L’apertura della Porta Santa coinciderà anche con la conclusione dell’Anno della Misericordia, ovvero con il prolungamento dell’indulgenza della Perdonanza di San Celestino V per un anno intero, concesso da Papa Francesco dopo aver visitato il capoluogo abruzzese.
SEMERARO Card. Marcello
Il Cardinale Marcello Semeraro, Arcivescovo-Vescovo emerito di Albano, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, è nato a Monteroni di Lecce il 22 dicembre 1947. Ordinato presbitero l’8 settembre 1971.
Ha ricevuto la formazione iniziale nel Pontificio Seminario Regionale Pugliese Pio XI di Molfetta e, successivamente, ha perfezionato gli studi di teologia nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense in Roma dove ha conseguito i gradi accademici di Licenza e di Dottorato in Sacra Teologia. Ha quindi insegnato teologia dogmatica all’Istituto Teologico Pugliese e poi anche ecclesiologia nella Facoltà di Teologia della P.U.L.
Eletto alla sede vescovile di Oria il 25 luglio 1998. Trasferito alla diocesi Suburbicaria di Albano il 1° ottobre 2004 fino al 15 ottobre 2020 quando è stato nominato da Papa Francesco Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Attualmente è anche Amministratore Apostolico ad nutum Sanctae Sedis dell’Abbazia Territoriale di S. Maria di Grottaferrata e Delegato Pontificio dell’Ordine Basiliano Italiano.
Nel corso degli anni è stato Segretario Speciale della X Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi su Il Vescovo: Servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo. Ha partecipato come membro di nomina pontificia alla XIV assemblea generale ordinaria su La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo; alla XV assemblea generale ordinaria su I giovani, la fede e il discernimento vocazionale e all’Assemblea speciale per la regione panamazzonica del 2019.
Presidente per la Conferenza Episcopale Laziale della Commissione Regionale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi; Membro della Commissione Episcopale CEI per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi; Presidente del CdA di “Avvenire – Nuova Editrice SpA”. Membro della Congregazione delle Cause dei Santi e del Dicastero per la Comunicazione; Consultore della Congregazione per le Chiese Orientali.
Il 13 aprile 2020 è stato nominato come segretario del «Consiglio di Cardinali per aiutore il Santo Padre nel governo della Chiesa Universale e per studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana».
Sui temi dell’ecclesiologia ha pubblicato diversi libri, articoli e voci di dizionario.
Il 15 ottobre 2020 il Santo Padre Francesco lo ha nominato Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 28 novembre 2020, della Diaconia di Santa Maria in Domnica.
È Membro:
- dei Dicasteri: per le Chiese Orientali; per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; per la Comunicazione.
Il profilo del Dicastero
Con la Costituzione Immensa Aeterni Dei del 22 gen. 1588, Sisto V creò la Sacra Congregazione dei Riti e le affidò il compito di regolare l’esercizio del culto divino e di trattare le Cause dei Santi. Queste due competenze furono commesse allo stesso Dicastero, perché le Cause dei Santi si concludono con l’introduzione di un Servo di Dio nel Culto della Chiesa.
L’idea della divisione della Congregazione dei Riti in due dicasteri, già ventilata in seno alla Commissione per la riforma della Curia fatta da San Pio X, venne realizzata da Paolo VI con la Costituzione Apostolica Sacra Rituum Congregatio dell’8 magg. 1969 con la quale furono create due Congregazioni, una per il Culto Divino (soppressa l’11 lu. 1975 con la creazione della nuova Congregatio pro Sacramentis et Cultu divino) ed una per le Cause dei Santi. Con la stessa Costituzione, la nuova Congregazione per le Cause dei Santi ebbe una propria struttura, articolata in tre Uffici: quello giudiziale, quello del Promotore Generale della Fede e quello storico-agiografico, che era la continuazione della Sezione Storica creata da Pio XI il 6 febb. 1930.
La Congregazione aveva inoltre una propria Cancelleria.
Un nuovo assetto è stato dato al Dicastero dalla Costituzione Apostolica Divinus perfectionis Magister del 25 genn. 1983 e le rispettive Normae servandae in inquisitionibus ab Episcopis faciendis in Causis Sanctorum del 7 febb. 1983, con le quali si è provveduto ad una profonda riforma della procedura delle Cause di canonizzazione (che vanno istruite dai vescovi diocesani iure proprio) e alla ristrutturazione della Congregazione, che è stata dotata, tra l’altro, di un Collegio di Relatori, con il compito di curare la preparazione delle Positiones super Martyrio oppure super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis dei Servi di Dio.
Giovanni Paolo II con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus, del 28 giu. 1988, ha cambiato la denominazione della Congregazione in Congregazione delle Cause dei Santi.
Il 5 giu. 2022 è entrata in vigore la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, con la quale papa Francesco ha decretato la riforma della Curia romana.
Questi gli articoli che riguardano il Dicastero delle Cause dei Santi:
Art. 98
Il Dicastero delle Cause dei Santi tratta, secondo la procedura prescritta, tutto quanto riguarda le cause di beatificazione e canonizzazione.
Art. 99
§ 1. Il Dicastero dà norme speciali ed assiste con consigli e indicazioni i Vescovi diocesani/eparchiali, a cui compete l’istruzione della causa.
§ 2. Esamina gli atti delle cause già istruite, verificando che la procedura sia stata compiuta secondo le norme ed esprimendo un giudizio di merito sulle cause stesse al fine di sottoporle al Romano Pontefice.
Art. 100
Il Dicastero vigila sull’applicazione delle norme che disciplinano l’amministrazione del Fondo dei beni delle cause.
Art. 101
Il Dicastero stabilisce la procedura canonica da seguire per verificare e dichiarare l’autenticità delle sacre reliquie e per garantire la loro conservazione.
Art. 102
Spetta al Dicastero giudicare in merito alla concessione del titolo di Dottore della Chiesa da attribuire ad un Santo, dopo aver ottenuto il voto del Dicastero per la Dottrina della Fede circa la sua eminente dottrina.
Annessa al Dicastero delle Cause dei Santi è la Scuola di Alta Formazione in Cause dei Santi promossa dal Dicastero stesso e dalla Pontificia Università Lateranense.