L’annuncio del Card. Petrocchi: “Concessa a Collemaggio l’indulgenza per un Anno, fino all’apertura del Giubileo 2025”.

Un anno intero per ottenere l’Indulgenza Plenaria nella Basilica di S. Maria di Collemaggio fino all’inizio del Giubileo del 2025, indetto da Papa Francesco.

Questo l’annuncio del Cardinale Petrocchi che, con una lettera, ha provveduto a richiedere alla Penitenzieria Apostolica che l’ha concesso, un ulteriore anno di Indulgenza (1 gennaio – 24 dicembre 2024), per quanti visiteranno la Basilica celestiniana di Collemaggio.

Dopo il grande dono che Papa Francesco ha fatto alla Chiesa aquilana, all’indomani della sua Visita nel Capoluogo abruzzese, prolungando l’indulgenza della Perdonanza concessa da San Celestino V, per un anno intero (l’Anno della Misericordia), L’Aquila si prepara al grande Giubileo del 2025 con un’ulteriore anno di Grazia.

Si legge, infatti, nella richiesta del Porporato: “Tenuto conto dei molteplici benefici spirituali che la Vostra concessione ha prodotto nel Popolo di Dio, che durante l’Anno Celestiniano straordinario è convenuto numeroso nella Basilica di S. Maria di Collemaggio con pellegrinaggi organizzati o spontanei, e soprattutto ora, in vista del Giubileo del 2025, strettamente legato a quello Celestiniano, sono a chiedere di concedere l’Indulgenza Plenaria per tutto l’Anno 2024, a coloro che pentiti e confessati visiteranno la Basilica di S. Maria di Collemaggio”.

Un’occasione preziosa, dunque, con la quale prepararsi – continua il Cardinale Petrocchi nella missiva –  nel migliore modo possibile, alla celebrazione del Giubileo che, con l’apertura della Porta Santa della Basilica Vaticana, nella notte di Natale del 2024, Papa Francesco concederà alla Chiesa universale.

Dunque, come auspicato di recente dall’Arcivescovo Petrocchi, L’Aquila continua a realizzare così il progetto che Papa Francesco le ha affidato, quello cioè di rendere L’Aquila ‘Capitale del Perdono’. “Si tratta  – ha detto il Cardinale – di una definizione che onora la comunità ecclesiale e civile aquilana, ma al tempo stesso la responsabilizza e la impegna, ne disegna l’identità e anche ne chiarisce la missione”.