Stones walk stones answer

all'Aquila il 12 settembre

Il 12 settembre del decimo anno del terzo millennio dell’Era Volgare, dalle dieci e mezza alle sedici, la scalinata di San Bernardino della città dell’Aquila diventerà una rampa di lancio per la fantasia.
Una rampa di lancio collettiva per la realizzazione di audiovisivi che vedranno come protagoniste le sue pietre e le pietre di tutti noi.
Quegli oggetti solo apparentemente inanimati ci potranno raccontare tutto quello che vorranno.
Le fiabe che hanno ascoltato in migliaia di anni, il dolore che hanno consolato, le malefatte a cui hanno assistito impotenti.
 
Non ci saranno particolari limiti al viaggio che potremo compiere assieme a loro.
Anche se, per garantire la continuità negli anni di questa iniziativa, chiederemo a tutti i filmaker che interverranno, improvvisati o professionisti che siano, di non rendere troppo facilmente riconoscibili le persone di cui eventualmente vorranno parlare e nemmeno di usare espressioni volgari.
Noi pensiamo che la penetrazione nelle cose sia più gradevole e feconda se avviene senza scontentare né Apollo né Dioniso.
Bene lo sanno i pubblicitari che mai esagerano nell’essere espliciti eppure sono capaci di farci ingurgitare tranquillamente merendine farcite alla diossina.
Eppure noi pensiamo che la realtà non sia manipolabile per sempre e che la verità alla fine, ce lo ricorda il Vangelo, finisca per sfolgorare come una fiaccola nella notte.
Ma perché questo avvenga non deve esplodere con la bomba di un invasato ma accompagnarci con dolcezza dopo averci preso per mano con il garbo che ci si aspetta da lei.
Essendo il suo garbo quello dei forti e non quello degli ignavi.
Verranno anche tracciati su quelle pietre dei quadrati che saranno “a tema”.
E uno di questi si chiamerà “Il Lamento del Cemento Scadente”.
Proviamo ad immaginare il suo dolore o la sua arroganza per le vittime che ha causato.
Il suo pianto e il suo rammarico o il suo disprezzo, la sua indifferenza.
Quante cose sarà possibile ascoltare, filmare e registrare in quei quadrati del pensiero.
 
Ma tutto ha un prezzo.
Come in questo caso in cui molto dovranno spendere e di molto intimo, quelli che vorranno partecipare all’iniziativa.
Una piccola pietra, un sassolino dal luogo dove si abita, sarà infatti l’obolo necessario per entrare in quello spazio comune che insieme realizzeremo sulla scalinata di San Bernardino in quel giorno e in quelle ore.
Ma questo non basterà, essendo anche richiesto di depositare la propria pietruzza in uno dei quadrati provvisori della scalinata e di farlo con un gesto e con un suono che siamo sicuri saranno eleganti e gentili nella carezza di un rito antichissimo.
 
Chiunque abbia una telecamera o un registratore potrà usarli come vorrà e inviarci il materiale prodotto nei giorni successivi.
Oppure potrà utilizzare le nostre attrezzature e partecipare ai laboratori di Arte Terapia che saranno attivi per tutta la durata dell’iniziativa, sempre su quella stessa scalinata.
 
Tutto quello che verrà prodotto in quella ore sarà poi visibile e udibile, a futura memoria e con modalità interattiva, sul sito www.lepietreparlano.it e non solo, anche chi non avrà avuto modo di partecipare potrà inviarci la sua produzione, contribuendo a realizzare una rete, una comunità diffusa di pietre che dialoghino tra di loro.
 
Un affettuoso invito a tutti i cittadini del mondo perché vengano a dare voce alle nostre amate pietre, alle loro amate pietre, una volta all’anno a partire da questo settembre e poi di settembre in settembre, almeno fino a quando le pietre della città dell’Aquila non saranno tornate tutte, ma proprio tutte, al loro posto.