Omelia Messa Consiglio regionale (Anime Sante 6 aprile 2010)

06-04-2010


Un caro saluto a tutti. E un grazie di cuore.


Aver desiderato che proprio in questo giorno (anniversario della più grande tragedia che ha colpito L’Aquila in questi ultimi tre secoli) e in questa Chiesa, divenuta ormai simbolo della nostra città, si celebrasse questa Eucarestia, è una scelta che vi fa onore. E’ una scelta per la quale la Chiesa di L’Aquila e, penso, tutta la comunità aquilana vi ringrazia immensamente.


2. In questa Santa Eucarestia pregheremo, innanzitutto, per tutte le vittime del terremoto.


I volti di questi nostri fratelli e sorelle ci sono sempre presenti. Le loro vite spezzate così tragicamente ci sono sempre presenti. Anche se continueremo a chiederci ogni giorno: perché Signore?


E forse ancora una volta ci risuonerà all’orecchio il rimprovero di Gesù Risorto, che ai discepoli di Emmaus ricordava le Scritture e le profezie della Passione di Cristo.


Soprattutto ci ritornerà alla mente l’immagine che usa Gesù nel Vangelo: “Se il chicco di grano cade a terra e muore produce molto frutto”.


Ma rimarrà sempre un grande mistero per noi scoprire la fecondità della croce e del dolore. Solo la fede può aiutarci a vincere questa oscurità. Solo la fede può aiutarci ad accettare e a sperare e a guardare oltre.


Chiediamo, allora al Signore, che doni a questi nostri fratelli e sorelle la vita vera e la gioia senza fine.


E chiediamo al Signore che doni ai parenti delle vittime tanta forza, tanta speranza e tantissimo conforto