OMELIA DI NATALE-MESSA DEL GIORNO

25-12-2007



  1. Il Vangelo di Giovanni: è come la prima riflessione teologica sul mistero di Cristo.

Giovanni aveva, come gli altri apostoli, vissuto con Gesù tre anni , aveva ascoltato la sua predicazione, aveva visto i miracoli’Ma chi era veramente Gesù?


Giovanni si rifà al Vecchio Testamento, soprattutto al libro della Sapienza’Ebbene Gesù è la Sapienza divina che si è fatta carne in mezzo a noi’E’ il Verbo (il Logos) che si è fatto carne’Nell’Evangelista Giovanni si assiste a questa meravigliosa sintesi tra l’immensità di Dio e la concretezza di un uomo vero, in carne e ossa, che cammina tra noi, che è in tutto simile a noi, eccetto il peccato’

Quel profeta di Nazareth, con il quale Giovanni, Apostolo ed Evangelista, ha condiviso i viaggi, la stanchezza, la fame, la sete, l’accoglienza festosa di alcuni e la repulsione piena di odio e di disprezzo di altri, quel profeta di Nazareth che aveva parole di misericordia per i peccatori ed una tenerezza incredibile verso i bambini, che minacciava l’ipocrisia degli scribi e dei farisei, ma sapeva accogliere con indicibile bontà la donna adultera, quel profeta che sapeva commuoversi fino alle lacrime pensando al destino amaro di Gerusalemme oppure davanti al sepolcro dell’amico Lazzaro’quel profeta di cui Nazareth pretendeva di sapere tutto (figlio del falegname’), ebbene quel giovane profeta di Nazareth era anche Dio, anzi era la piena rivelazione di Dio in mezzo agli uomini