Assisi e L’Aquila unite nel segno della Misericordia: firmato il Patto di Amicizia tra la Porziuncola e Collemaggio

Siglato il Patto di Amicizia tra L’Aquila e Assisi

Nel giorno del Perdono è stato siglato il Patto tra le due Basiliche

Nel cuore della festa del Perdono d’Assisi, oggi 2 agosto 2025, si è compiuto un gesto di profonda rilevanza ecclesiale e culturale: al termine della solenne celebrazione eucaristica nel giorno della Solennità presieduta da S.E. Monsignor Antonio D’Angelo, Arcivescovo metropolita dell’Aquila, è stato firmato nella Basilica della Porziuncola il Patto di Amicizia tra le Basiliche della Misericordia di Assisi e L’Aquila: la Porziuncola e Santa Maria di Collemaggio.

Il Patto è stato siglato al termine di una solenne e partecipata celebrazione eucaristica che ha visto la presenza anche del Cardinale Ángel Fernández Artime, nuovo Legato Pontificio per le Basiliche Papali di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli in Assisi, nella sua prima celebrazione in Basilica – insieme al Ministro Generale fr. Massimo Fusarelli.

Un’unione spirituale e simbolica tra due luoghi che, da secoli, custodiscono il dono giubilare dell’indulgenza — la Perdonanza celestiniana e il Perdono di Assisi — anticipatori storici dell’Anno Santo del 1300 e oggi più attuali che mai.

Maria, madre dell’amore e sorgente di speranza

Nell’omelia per la festa di Santa Maria degli Angeli, Mons. Angelo ricorda che Maria è “piena di grazia” perché visitata dal Signore, e che la sua sublimità sta nell’essere stata scelta per partecipare all’opera di riconciliazione attraverso il Figlio. Come ogni madre genera un figlio, così Maria ha generato il Figlio di Dio, e questo “rende tutto più grande”, mostrando che “l’uomo toccato da Dio fa un salto di vita nuovo”. In un tempo di pellegrinaggio e giubileo, il perdono – “che ha un nome, Gesù Cristo” – è la sorgente che riaccende la speranza e la gioia, come nella parabola del figlio prodigo: “Facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita”.

Inoltre, l’Arcivescovo dell’Aquila ha voluto rimarcare come entrambe le basiliche, Porziuncola e Collemaggio, siano dedicate alla Vergine. «L’associazione dei luoghi mariani e la Misericordia di Dio diventa per noi molto indicativo. Come ogni madre dà ai proprio figli le cose migliori, così Maria, la madre di Gesù vuole indicarci un dono prezioso per la vita: il perdono. San Francesco e San Celestino V ci invitano, con la loro testimonianza a guardare al perdono come fiamma che riscalda e illumina il cuore dell’uomo, tenaglia che spezza ogni catena di violenza per costruire una nuova umanità».

Sperimentare la tenerezza dell’amore misericordioso di Dio

«Al termine della celebrazione – ha concluso D’Angelo – firmando solennemente il Patto di amicizia tra Assisi e L’Aquila, auspico che nelle due basiliche, quella di Collemaggio e quella di S. Maria degli Angeli sempre più persone possano  sperimentare la tenerezza dell’amore misericordioso di Dio».

A sottoscrivere il Patto dentro la Porziuncola, il Vescovo di Assisi Mons. Domenico Sorrentino, l’Arcivescovo Antonio D’Angelo, fr. Francesco Piloni Ministro Provinciale e fr. Massimo Travascio, Custode della Porziuncola, davanti a una vasta assemblea di fedeli e autorità civili, in un clima di raccoglimento e fraternità. Il Patto rappresenta un segno tangibile di un cammino condiviso, nella fedeltà al Vangelo e nella luce di due figure decisive per la Chiesa e per l’umanità: san Francesco d’Assisi e san Celestino V. Due santi, due visioni mistiche, due intuizioni dirompenti che oggi, grazie a questo gesto solenne, tornano a parlare con una voce sola al cuore del nostro tempo.

Un vero e proprio abbraccio spirituale che rinsalda il nostro legame

Le parole di fr. Francesco Piloni, Ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna, tracciano il significato profondo dell’intesa: «È con profonda gioia che accogliamo questo patto di amicizia che unisce due luoghi simbolo della Misericordia: la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, cuore del Perdono d’Assisi, e la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, custode della Perdonanza Celestiniana. Questo non è un semplice accordo formale, ma un vero e proprio abbraccio spirituale che rinsalda il legame con le radici della nostra storia e della nostra missione. La Porziuncola e Collemaggio sono da secoli luoghi di speranza, che illuminano il cammino della riconciliazione e dell’amore incondizionato per il mondo intero. Oggi, più che mai, questo patto è un segno tangibile che la Misericordia continua a essere la risposta alle sfide del nostro tempo. Ci auguriamo che questa amicizia possa ispirare tutti i fedeli a vivere con maggiore intensità il messaggio di San Francesco e di San Celestino V oggi e sempre».

Il patto è un impegno a camminare insieme in spirito di fraternità

«La firma del Patto di Amicizia tra la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola e la Basilica di Santa Maria di Collemaggio assume in questo Anno Giubilare un grande significato – dichiara fr. Massimo Travascio, Custode del Protoconvento della Porziuncola. – Non celebriamo solo un legame storico, ma dichiariamo e proclamiamo la comune vocazione che ci lega come Templi del Perdono e della Misericordia, luoghi in cui il Signore, lungo i secoli, ha effuso la sua grazia con abbondanza mediante l’indulgenza, la riconciliazione e il pellegrinaggio. La Bolla di indizione del Giubileo Spes non Confundit di Papa Francesco ci ricorda che la Porziuncola e Collemaggio sono stati luoghi attraverso cui la grazia giubilare ha raggiunto il popolo di Dio ancora prima dell’istituzione degli Anni Santi. Il Perdono d’Assisi e la Perdonanza Celestiniana non sono solo eventi del passato, ma fari che testimoniano la misericordia infinita di Dio e quale sia la via da percorrere per il Paradiso. Il patto è pertanto un impegno a camminare insieme in spirito di fraternità e servizio al Popolo di Dio per testimoniare e promuovere la nostra continua e comune missione: «chiamati a celebrare la misericordia» (Papa Francesco, Lettera apostolica Misericordia et Misera). Solo il perdono alimenta la speranza di un mondo riconciliato; solo il perdono è la via per accogliere la vera pace».

Valter Stoppini, sindaco di Assisi, ricorda come «il patto di amicizia tra i santuari di Santa Maria degli Angeli e Collemaggio anche il legame tra Assisi e L’Aquila, unite nei valori francescani e nella condivisione del tema del perdono, inteso non solo come momento spirituale ma anche come evento storico e culturale, che ha segnato le nostre comunità. Parlare di perdono e riconciliazione, in questo tempo difficile, significa costruire azioni concrete di pace e speranza, da offrire al mondo per un futuro migliore. Accogliamo con gioia questo accordo, rilanciando il nostro impegno a favore della promozione della pace e della solidarietà».

Il prossimo 3 e 4 ottobre, sarà l’Abruzzo — terra forte e gentile — a offrire l’olio per la lampada votiva sulla tomba di san Francesco, proseguendo l’antica tradizione che lega spiritualmente le regioni d’Italia al Poverello di Assisi.