Per una Chiesa ministeriale, riprende il cammino diocesano

Prosegue il cammino diocesano per una Chiesa ministeriale, iniziato un anno fa, con la creazione da parte del Cardinale Arcivescovo Giuseppe Petrocchi, di una Scuola diocesana per i ministri della Chiesa.

Questo cammino, che si aprirà martedì 15 novembre 2022, a partire dalle ore 17:00, presso l’aula magna Benedetto XVI dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose, con un incontro  sulla ecclesialità tenuto dal Cardinale Arcivescovo, per i laici e le laiche delle comunità parrocchiali aquilane, ha la durata di due anni ed è strutturato in incontri di formazione di base settimanali che si muoveranno a partire dalla Parola di Dio, dalla dottrinale con riferimento al catechismo della Chiesa Cattolico, dall’evangelizzazione sulla linea di «Evangelii Gaudium», dalla sinodalità, dalla pastorale delle emergenze, dall’ecclesiologia della ministerialità e dalla liturgia e mistagogico, per una lettura dei sacramenti che parta dalla lex orandie prosegua nella lex credendi e lex vivendi.

Un percorso di formazione iniziato nell’anno pastorale 2021-2022, a partire dagli interventi di Papa Francesco (il Motu Proprio “Spiritus Domini”e il Motu Proprio “Antiquum Ministerium”), proseguirà quest’anno tenendo conto anche delle indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana che ha elaborato una Nota per orientare la prassi concreta delle Chiese di rito latino che sono in Italia sui ministeri istituiti del Lettore, dell’Accolito, del Catechista.

Approvata ad experimentum per il prossimo triennio dalla 76ª Assemblea Generale ed integrata dal Consiglio Permanente con le indicazioni emerse in sede assembleare, in vista di una Chiesa ministeriale sempre più radicata nelle diocesi italiane, la Nota definisce identità e compiti dei “ministeri istituiti”, illustrando i criteri per l’ammissione e il percorso formativo necessario per essere istituito e ricevere il “mandato” da parte del Vescovo. Il tutto nel quadro dei recenti documenti promulgati da Papa Francesco.

Con la Nota, inoltre, la CEI inserisce il tema dei “ministeri istituiti” all’interno del Cammino sinodale che costituirà così un luogo ideale di verifica sull’effettiva ricaduta nel tempo e nei territori. La Nota stabilisce che il Lettore, l’Accolito e il Catechista vengono istituiti in modo permanente e stabile: laici e laiche assumono così un ufficio qualificato all’interno della Chiesa.

‘I candidati ai “ministeri istituiti” possono essere uomini e donne: devono avere almeno 25 anni ed essere persone di profonda fede, formati alla Parola di Dio, umanamente maturi, partecipi alla vita della comunità cristiana, capaci di instaurare relazioni fraterne e di comunicare la fede sia con l’esempio che con la parola. Saranno istituiti dal Vescovo dopo un tempo di formazione (almeno un anno) da parte di una équipe di esperti. I percorsi formativi, stabiliti dai Vescovi, avranno l’obiettivo di aiutare nel discernimento sull’idoneità intellettuale, spirituale e relazionale; perfezionare la formazione in vista del servizio specifico; consentire un aggiornamento biblico, teologico e pastorale continuo. I percorsi formativi possono essere svolti con il supporto di istituzioni accademiche come gli Istituti di Teologia e di Scienze Religiose. Al termine della fase di discernimento vocazionale e di formazione, i candidati saranno istituiti con il rito liturgico previsto dal Pontificale Romano. Il mandato verrà conferito per un primo periodo di cinque anni, rinnovabile previa verifica del Vescovo che, insieme ad un’équipe preposta a questo, valuterà il cambiamento delle condizioni di vita del ministro istituito e le esigenze ecclesiali in continuo mutamento’.

Il Cardinale Giuseppe Petrocchi, nell’istituire la Scuola Diocesana per i Ministeri nella Chiesa, ha stabilito un  percorso formativo idoneo per conseguire tre finalità essenziali: aiutare nel discernimento sulla idoneità intellettuale, spirituale e relazionale dei candidati; perfezionare la formazione in vista del servizio specifico, con la pratica di attività pastorali adeguate; consentire un aggiornamento biblico, teologico e pastorale continuo di quanti hanno già ricevuto il mandato per un ministero. Tale percorso formativo, come indicato dal cardinale Petrocchi, verrà svolto con l’ausilio dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di L’Aquila, per rendere più agevole il compito di strutturare piani di formazione, che prevedano non solo lezioni frontali, ma anche seminari e stage in situ.

Saranno le comunità parrocchiali con i loro presbiteri a presentare i candidati, i quali saranno istituiti dal Vescovo dopo un tempo adeguato che come indicato dal Cardinale Arcivescovo, sarà di almeno due anni, di cui il primi sarà dedicato alla formazione, mentre il secondo, oltre alla formazione, prevede anche momenti con la guida di un’équipe diocesana, che potrà continuare la formazione nei primi tempi dell’esercizio del ministero.

Questo lavoro diocesano per una Chiesa ministeriale, di formazione dei candidati al ministero del lettorato, dell’accolitato e dei catechisti, vedrà la presenza per alcuni incontri da parte del cardinale Arcivescovo Giuseppe Petrocchi e del Vescovo Ausiliare, mons. Antonio D’Angelo, oltre a quella di alcuni docenti dell’ISSR e anche di alcuni presbiteri dell’Arcidiocesi, impegnati negli Uffici Diocesani specifici della pastorale, catechesi, liturgia e carità, per la dimensione ecclesiale e quella sinodale, per quella etica, per quella liturgico-mistagogica, per quella teologico-pastorale, per quella biblica e per quella dogmatico-dottrinale.

Inoltre entrando nello specifico del percorso di formazione, il primo anno si concretizzerà con 19 appuntamenti, tutti i mercoledì, dalle ore 17:00 alle ore 19:30, all’interno dei quali ci saranno tre lezioni di 45 minuti, mentre per il secondo anno, tutti i martedì con 19 incontri strutturati nel medesimo modo del primo anno.