Salmo 2010

riflessioni dell'arcivescovo sull'ultimo numero di Vola

Questo salmo, naturalmente, non esiste nella Bibbia. Ma mi è venuto in mente immaginando cosa avrebbe potuto scrivere il salmista se si fosse trovato a vivere ai nostri giorni.
La vita dell’uomo è sempre la stessa, come quella del salmista che scriveva qualche secolo prima della venuta di Gesù. Questa nostra vita è sempre un impasto di fede e di incredulità, di speranza e di disperazione, di giustizia e di ingiustizia, di bontà e di malvagità, di purezza e di sozzura di ogni genere, di coraggio e di tanta tanta vigliaccheria, di sincerità e di inimmaginabili menzogne.
Proviamo ad ascoltare allora questo nostro salmista contemporaneo:Dal profondo a Te grido, o Signore, dal profondo del mio dolore,d ella mia solitudine, della mia paura e della mia speranza,d ella mia debolezza e del mio inguaribile desiderio di bene.
Signore, ascolta la mia preghiera.
Ti prego per la mia città, devastata dal terremoto, e per tutti i suoi abitanti.
I giorni passano. E le rovine sono sempre sotto i nostri occhi.
Signore, Tu senti come me e come tutti le grida di dolore di questo popolo. Sono grida silenziose, ch escono dagli sguardi, più che dalla bocca. Sono invocazioni di gente ferita, privata quasi di tutto. E’ un popolo dignitoso e forte. Ma non può attendere all’infinito.
Signore, ti prego per chi non ha più casa, né lavoro. E in particolare per i giovani, che spesso sono privati di tutto. Signore ti prego per coloro che hanno in mano il futuro della nostra città e del nostro territorio. Noi non chiediamo loro i miracoli. Ma chiediamo che cerchino con verità il bene comune. Il bene di questa nostra città e di tutti i suoi abitanti.
E questo lo chiediamo per tutta la nostra Nazione. Perché non possiamo pensare ad un nostro futuro di speranza senza collocarlo in un futuro positivo per tutta la nostra Patria.
Ti preghiamo, Signore, per la nostra Italia. Sono passati centocinquant’anni da quando è nata questa nostra Nazione. Ma si continua a litigare. Si litiga, ormai, su tutto.
Sembra che l’impegno principale di coloro che abbiamo eletti perché pensino a governare il nostro Paese sia quello di litigare tra loro. C’è una distanza abissale tra i problemi veri della gente e le chiacchiere sterili dei politici. Signore, dona ai nostri politici una massiccia dose di buon senso ed un so opportuno della ragione. Fa’ che nel cuore di chi governa non ci sia al primo posto la vanità e l’interesse privato o del proprio partito. Ma fa’, o Signore, che nel cuore dei nostri governanti ci sia una passione grande di cercare il bene di tutti e di costruire un mondo più giusto.
 Ed aiuta anche, o Signore, tutti gli operatori della comunicazione sociale a scoprire tutto il bene che è nel mondo e nel cuore di ogni uomo. Aiuta questi nostri fratelli e sorelle a far conoscere le storie belle e vere che anche in questo momento, per intervento della tua Grazia, si stanno scrivendo anche nelle povere pagine del nostro mondo disperato e stanco.4perchè Tu, o Signore, non ti sei dimenticato di noi.
E fa’ che neppure noi ti dimentichiamo.
Abbiamo bisogno di Te. Facci sentire la Tua voce e, soprattutto, la Tua presenza.
Amen.
 
                                                                              + Giuseppe Molinari
                                                               Arcivescovo Metropolita Aquilano