Ordinazione episcopale. Il saluto di Mons. D’Angelo al termine della Messa

“L’anima mia esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva”. (Lc 1,46)

Con queste parole della Vergine Maria, sento anch’io di ringraziare la SS.ma Trinità che nella sua infinita misericordia mi ha scelto e accompagnato nel  cammino della vita. Ciò che oggi sono è dono di Dio, solo la Sua bontà può compiere opere grandi, io sono un piccolo operaio. 

Ringrazio Maria, la Madre di Gesù Cristo, che mi ha accompagnato e mi accompagna giorno per giorno nella mia esistenza, alla quale sono particolarmente legato. 

Il mistero dell’amore di Dio si innesta e realizza nella storia degli uomini così come nella mia, nel mio percorso si è servito di persone e situazioni concrete. Voglio dire grazie a coloro che ho incontrato nella mia vita e mi hanno permesso di conoscere il Signore, mi hanno trasmesso la fede. Dico grazie alla comunità di Castelmauro, mio luogo di nascita, dove ho vissuto per 19 anni e ho imparato i valori umani e cristiani. Certamente il luogo privilegiato della mia crescita è stata la mia famiglia: la ringrazio per il sostegno continuo e silenzioso. Un grazie particolare al parroco don Antonino che in questi anni mi ha accompagnato e cresciuto, a tutti castelmauresi dai quali mi sono sentito sempre accolto e ben voluto grazie. 

Altra realtà a me molto cara è la comunità di Colletorto, dove ho vissuto i primi anni del mio ministero. Un tempo bello e forte, lì ho dovuto accogliere tante sfide e scoprire così chi è il sacerdote e cosa è chiamato ad essere. Da tutti ho ricevuto tanto, in particolare da don Giovanni, ora in cielo, che mi ha trasmesso e insegnato l’umanità del presbitero. 

Negli ultimi 14 anni ho vissuto il mio ministero in Seminario, a Chieti. In questi anni, in cui sono stato educatore, ho avuto la possibilità di leggere e rileggere la mia vita e il mio ministero; proprio accompagnando gli altri mi sono reso conto di essere accompagnato da Dio. Il cammino di ricerca e discernimento, fatto con i seminaristi, è stata occasione di grazia per me. Sono nate tante domande e tante sfide; ciò mi ha permesso di crescere e maturare per capire meglio il progetto di Dio su di me, anche nelle cose più piccole. Ringrazio tutti i seminaristi, già sacerdoti e quelli ancora in cammino, per il dono del tempo condiviso. Un grazie particolare agli educatori con cui ho collaborato: un’esperienza di fraterna amicizia presbiterale e non semplice servizio. Ai professori con cui ho potuto condividere la responsabilità educativa, dico grazie per il loro prezioso lavoro. Grazie al personale del Seminario con il quale ho collaborato in piena sintonia e amicizia. Grazie a tutti voi ho potuto conoscere e vivere il disegno di Dio su di me.  

In questi anni ho incontrato tante persone con cui ho condiviso diverse esperienze ed è con loro che sono riuscito a portare avanti il mio cammino di vita cristiana ed arricchirmi della loro amicizia. Non faccio i nomi ma ciascuno sa dell’esperienza condivisa. 

Grazie Eminenza per il dono dell’ordinazione episcopale e per la sua paterna accoglienza. Un grazie particolare ai vescovi di Termoli-Larino conosciuti in questi anni: Mons. D’Ambrosio che mi ha ordinato presbitero; Mons. Valentinetti con cui abbiamo condiviso un tempo breve ma intenso. Grazie a lei Mons. De Luca che mi ha accompagnato in questi anni e da cui mi sono sentito sempre sostenuto e accolto. Nonostante la distanza fisica Termoli-Chieti, mi sono sentito sempre in comunione con lei. A voi vescovi di Abruzzo e Molise dico grazie per la fiducia, il sostegno che mi avete manifestato e anche per la pazienza avuta nei mie confronti. 

Sono cresciuto come sacerdote vivendo la comunione con il presbiterio di Termoli-Larino, nel quale mi sono trovato sempre bene, mi sono sentito accolto e ben voluto. Ciascuno di voi mi ha donato un tratto del ministero presbiterale, quel tratto è stato e sarà perla preziosa per vivere il sacerdozio. 

Tutto quello che il Signore mi ha fatto vivere e sperimentare finora mi ha portato qui a L’Aquila dove oggi inizio questo nuovo percorso insieme con voi. Io sono un piccolo operaio che vuole condividere con tutti voi il disegno d’amore che Dio ha per questa realtà diocesana. Siamo chiamati tutti a metterci in ascolto della Parola del Vangelo che ci indicherà il sentiero da percorre, perché la Vita possa risplendere in ogni persona. Ciascuno ha un posto nel progetto di Dio, ognuno deve aiutare l’altro a scoprirlo e  condividerlo affinché la costruzione cresca bene ordinata, sarà importante valorizzare ogni persona e i suoi talenti. Mi dico e vi dico buon lavoro.    

Un saluto fraterno a tutto il presbiterio aquilano, con il quale condivideremo la comunione presbiterale e il ministero pastorale; grazie per la vostra disponibilità e collaborazione, insieme potremo realizzare ciò che il Signore ci chiede per il suo Regno. Sono sempre disponibile nei vostri confronti in tutto ciò che posso donare. 

A voi religiosi e religiose dico grazie per la vostra presenza, per il vostro servizio e testimonianza di fede. Sicuramente anche con voi avremo modo di condividere il cammino della fede. 

A voi tutti popolo di Dio un abbraccio in Cristo per camminare insieme lungo la via che il Signore ci chiede di percorre, illuminati dalla Sua parola.

Grazie alle autorità civili e militari presenti. La vostra presenza è un bel segno di amicizia. Grazie anche per la disponibilità e collaborazione mostrata per l’organizzazione della celebrazione. 

Grazie tutti coloro che si sono adoperati per organizzare questa liturgia:  l’ufficio liturgico, l’ufficio delle comunicazioni sociali il coro e tanti altri che in vario modo hanno collaborato.

Un saluto e un grazie a tutti coloro che ci seguono da casa attraverso i mezzi di comunicazione. Grazie per la vostra preghiera.

A tutti chiedo di pregare sempre per me perché ne ho tanto bisogno.