Il Cardinale Petrocchi affida L’Aquila alla Salus Populi

Il Cardinale Giuseppe Petrocchi domenica prossima, al termine della Messa che sarà trasmessa su LAQTV Abruzzo (canale 73 del digitale terrestre) e in streaming sui canali dell’emittente televisiva, alle ore 8,30, alle 11 e alle 18, affiderà gli Aquilani alla Madonna del Popolo invocata come “Salus Populi Aquilani”.

L’atto di affidamento alla Vergine, venerata nella città dell’Aquila, avverrà davanti una copia dell’effigie della Salus, esposta ora nella Cappella della memoria delle Vittime del sisma del 2009 della Chiesa di S. Maria del Suffragio (Anime Sante).

La tela, restaurata post sisma 2009, era stata incoronata all’Arcivescovo emerito dell’Aquila, mons. Giuseppe Molinari, 13 maggio 2013, durante una solenne celebrazione avvenuta alla presenza di numerosi fedeli. La prima incoronazione della sacra immagine, avvenne per le mani del card. Federico Tedeschini il 7 ottobre 1950.

Il quadro della Madonna con Bambino, che si venerava, fino al sisma del 2009, nella Chiesa di San Marco, fu portato a L’Aquila, nel 1723 dal P. Giuseppantonio da Trivigliano, missionario cappuccino, che ne propagò la devozione, tenuta sempre viva dalla Congregazione Mariana, ricostituita dal Can. Daniele Pinton, rettore del Suffragio.

Il vescovo Taglialatela ed il Magistrato Aquilano, in seguito alle molte grazie ottenute dalla Vergine, le attribuirono il titolo di “Madonna del popolo aquilano” e la proclamarono protettrice della città, il 20 novembre 1727. 

L’Arcivescovo dell’Aquila, Carlo Confalonieri, poi divenuto Cardinale, ottenne che si aggiungesse nelle litanie l’invocazione: “Regina, salus populi aquilani, ora pro nobis” – Regina Salute del Popolo Aquilano, prega per noi.

Forte l’invito del Cardinale Petrocchi ad affidarsi alla Madonna nel messaggio alla diocesi diffuso in questi giorni segnati dall’epidemia: “Recentemente – ha scritto il porporato – abbiamo consacrato la nostra Comunità ecclesiale e civile alla Madonna e vissuto due Anni dedicati alla spiritualità mariana. Per questo, siamo certi che proprio “la” corona-del-rosario costituisca una formidabile risorsa per contrastare “il” corona-virus”.