Intervento al Consiglio Comunale di L’Aquila

08-03-2010



  1. Un caro saluto e un grazie al Sindaco della città de L’Aquila, Dott. Massimo Cialente, al Presidente del Consiglio Comunale Avv. Carlo Benedetti e a tutto il Consiglio ( e’.naturalmente agli Assessori e a tutti!) perché avete accolto la richiesta mia e di Mons. D’Ercole, Vescovo Ausiliare, affinchè si potesse realizzare questo incontro.

Un saluto ai nostri Sacerdoti, ai Religiosi e alle religiose presenti.


Un saluto e un grazie anche a tutti gli uomini e le donne che fanno parte dell’organizzazione del nostro Comune dell’Aquila. Un particolare augurio alle donne, oggi 8 marzo, Festa della Donna!


 



  1. Permettete che inizi con una rievocazione, che ci offrirà spunti di riflessione per questo nostro incontro. Qualche giorno fa (e precisamente il 27 febbraio) ricorreva il cinquantesimo anniversario della morte di Adriano Olivetti, industriale di Ivrea, cattolico e fondatore del personalismo e di una rinnovata politica.
Quando Olivetti morì (cinquant’anni fa) era proprietario di una impresa multinazionale con stabilimenti, oltre che in Italia, a San Paolo (Brasile), Joannesburg, Barcellona, Glasgow e Buenos Aires. Fabbriacava macchine per scrivere. Macchine belle frutto di raffinato design. Era cattolico convinto.