MESSAGGIO PER LA QUARESIMA: ELOGIO DEL SACRIFICIO

 

 L’Arcivescovo di New York il Cardinal Edward Egan, dopo i tragici fatti dell’11 settembre, ammirando la gara dei pompieri, dei poliziotti, dei medici e dei volontari ebbe a commentare parlando proprio di questi uomini e donne valorosi e generosi: “Non ho mai visto tanta santità come in quei giorni. Pareva che Dio fosse con loro”.
Io credo che la tragedia delle Twin Towers a New York ha provocato in tanti cuori una cerat voglia di vita più buona, più vera, più semplice, più sobria e più santa.
Qualcuno ha scritto: ” Ebbene sì, quegli aerei è come se avvessero creato dentro di noi uno spartiacque, una spaccatura nel tempo”.
Uno degli effetti di questa spaccatura è che molti cominciano a chiedersi di nuovo se è tutto giusto nella nostra civiltà del cosiddetto benessere.
L’altra sera mi è capitato di vedere un frammneto di telegiornale. Si parlava della famiglia, dei tanti matrimoni che fanno naufragio. E all’intervistatore che domandava come mai questa crisi, l’esoerta di turno rispondeva:Perchè non si accetta più il sacrificio, la rinuncia…”.
Questa risposta forse vale per tanti altri settori della nostra vita. Il sacrificio e la rinuncia non si accettano più nelle varie professioni, nei vari settori del lavoro, nell’impegno politico, nel mondo della scuola e dell’università.
Attraverso i media si fa sempre più strada ( anche per i ragazzi e i giovani) l’ideale di una vita facile, con molti soldi, con tante possibilità e…senza sacrifici.
Sta per iniziare la Quaresima , la preparazione alla Pasqua. E sentiamo la voce della Chiesa che ci chiama alla conversione, alla penitenza, alla rinuncia e al sacrificio.
Come l’accoglieremo? La Chiesa ci ripete l’invito del Vangelo. Il Papa,nel suo messaggio, Scrive:”Assai significativo è che Gesù pronunci le parole: [[[[“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”, proprio nell’inviare gli apostoli a diffondere il Vangelo della salvezza, primo e principale dono da Lui recato all’umanità. Egli vuole che il suo Regno ormai vicino (cf. Mt. 10,5ss) si propaghi attraverso gesti di amore gratuito da parte dei suoi discepoli. Così fecero gli apostoli agli inizi del cristianesimo. e quanti li incontravano li riconoscevano portatori di un messaggio più grande di loro stessi. Come allora, anche oggi il bene compiuto dai credenti diventa segnoe s pesso invito a credere. Anche quando, come nel caso del buon samaritano, il cristiano va incontro alle necessità del prossimo, il suo non è mai un semplice aiuto materiale. e’ sempre annuncio del Regno, che comunica il senso pieno della vita, della speranza, dell’amore. fratelli e sorelle carissimi!Sia questo lo stile con cui ci apprestiamo a vivere la Quaresima: la generosità fattiva verso i fratelli più poveri!]]]]
Il sacrificio al quale ogni credente è chiamato , soprattutto nella Quaresima, non è fine a se stesso. e’ una condizione irrinunciabile per accogliere il Regno di Dio e aprirne le porte anche agli altri.
In questi ultimi giorni, assistendoa a vari scontri sociali (giustizia, lavoro, ecc.) mi domandavo:ma se Gesù venisse oggi cosa farebbe?
Certamente non fonderebbe un partito. Chiederebbe, come duemila anni fa, prima di tutto:[[[[Convertitevi e credete al Vangelo!]]]]. Solo da cuori rinnovati, nella conversione, nella riconciliazione, nella condivisione, può nascere una società nuova.

18-01-2002