IL CAMMELLO E LA CRUNA DELL’AGO:la nuova lettera pastorale dell’Arcivescovo


Ai carissimi Sacerdoti,


Religiosi e Religiose,


ai dilettissimi figli e figlie


dell’Arcidiocesi de L’Aquila,


 


            come vostro pastore e come uomo immerso nella società del nostro tempo, con i suoi mille problemi e le sue poche speranze, ho ritenuto utile condividere con voi, in questa piccola lettera pastorale, alcune riflessioni che riguardano l’atteggiamento del cristiano di fronte  al denaro e ai beni di questo mondo.


Ho la sensazione che il mondo di oggi vive come sotto un terribile incubo: che cosa mangeremo? Che cosa vestiremo? (per usare le parole di Gesù).


Oppure (per usare le parole dell’economia e della politica): dove troveremo le risorse per tutti? Dove troveremo il lavoro per tutti? Dove troveremo i soldi per una vita dignitosa sia dei singoli cittadini, sia dei popoli del pianeta?


Un documento della Conferenza Episcopale Italiana (Etica e finanza, 2004) così descrive la nostra società: «Una caratteristica dell’epoca della globalizzazione nella quale stiamo entrando in modo sempre più articolato e complesso, è certamente quella di un nuovo ruolo e di un nuovo peso giocato dalla finanza a diversi livelli.

07-02-2008