Disposizioni relative alla ripresa delle celebrazioni con il popolo dal 18 maggio

In base al Protocollo emanato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per la Libertà Civile e l’Immigrazione – in data 7 maggio 2020, a partire da lunedì 18 maggio c.a. sono stabilite le seguenti disposizioni per la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo.
Si precisa che il presente protocollo non estingue le misure di sicurezza stabilite dal DPCM del 26 aprile 2020 in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

ACCESSO AI LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE.
L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/o collaboratori che – indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento – favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
Per favorire un accesso ordinato, durante il quale viene rispettata la distanza di sicurezza pari ad almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
Laddove il luogo di culto disponesse di un solo ingresso, è necessario disciplinare i flussi di entrata e di uscita, perché gli spostamenti avvengano in modo ordinato e nella dovuta successione.
Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare le mascherine.
Venga ricordato ai fedeli che non è consentito andare al luogo di celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti.
Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.
Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI

I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia inoltre, cura a favorire il ricambio dell’aria.
Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
Si continui a mantenere vuote le acquasantiere.

ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE

Per favorire delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza dei concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ommetta il coro.
Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi – indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza – abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli.
I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.
Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo.
Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie.
Il Sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta da sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata a data da destinarsi.

ADEGUATA COMUNICAZIONE

All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non devono mancare:
Il numero massimo dei partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;
Il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° C o è stato in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti;
L’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

ALTRI SUGGERIMENTI

Ove il luogo di culto non è idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’Ordinario del luogo può valutare la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
In questo caso, si abbia cura di provvedere a disporre tutte le misure necessarie agli adempimenti delle regole attualmente in vigore.
Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e salute.
Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.
Nel caso che si dispongano amplificatori all’esterno della chiesa in cui si celebra, si abbia cura di garantire che i fedeli, partecipanti alla liturgia dall’esterno, osservino le misure anti-contagio stabilite. Per favorire l’attuazione di queste indicazioni si disponga la presenza di appositi incaricati, con il compito di favorire il rispetto delle norme.
Tutte le processioni e manifestazioni esterne che possono causare assembramenti rimangono sospese.

In data 13.05.2020 con Nota del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e immigrazione – si precisa che nelle celebrazioni liturgiche svolte in luoghi di culto chiusi non si devono superare le 200 persone.
Nelle celebrazioni liturgiche svolte all’aperto non si devono superare le 1000 persone.

Per chiedere chiarimenti o per trasmettere informazioni ci si può rivolgere, all’Ufficio Liturgico Diocesano e all’Ufficio Diocesano per le comunicazioni sociali, ciascuno nell’ambito delle rispettive competenze.

Giuseppe Card. Petrocchi
Arcivescovo Metropolita di L’Aquila