Mons. Petrocchi, “cardinale per portare il Papa nelle periferie e le periferie al Papa”

Cardinale Giuseppe Petrocchi

“Il cardinalato non è una ascesa dal punto di vista dei titoli onorifici ecclesiastici ma un abbassamento nel senso del servizio perché vuol dire essere collaboratori diretti del Papa nel ministero che lui svolge in favore della Chiesa”. Con queste parole pronunciate stamattina a Radiolaquila1, emittente radiofonica del capoluogo abruzzese, mons. Giuseppe Petrocchi si è congedato dagli aquilani che ritroverà domani, numerosi, nella Basilica vaticana di San Pietro dove Papa Francesco lo creerà cardinale insieme ad altri 13 designati dal Pontefice nel Regina Coeli dello scorso 20 maggio. “Essere cardinale per me vuol dire essere in sintonia piena con il Papa, attingere al suo pensiero, far proprie le istanze del suo cuore per portarle alla Chiesa delle periferie. Ma al tempo stesso un cardinale ha pure il compito di portare le periferie al Papa. Questo è un servizio che chiede umiltà, radicalità e disponibilità piena. Dunque il cardinalato vuol dire essere sempre più proiettato, come fece Gesù nell’ultima Cena, nel lavare i piedi al prossimo”. La diretta del Concistoro di domani e della Messa presieduta da Papa Francesco il giorno successivo saranno trasmesse dall’emittente aquilana Laqtv.

I 115 cardinali vestiti con i paramenti rossi, in piedi davanti l’altare principale della Basilica di San Pietro per partecipare alla messa solenne ”pro eligendo pontifice”, che apre i riti del conclave per l’elezione del successore di Giovanni Paolo II. ANSA/Danilo SCHIAVELLA